Batticaloa Fort, Sri Lanka
Batticaloa Fort, Sri Lanka

La storia di Batticaloa (Sri Lanka) durante la dominazione portoghese e olandese

Scritto da Marco Ramerini

BATTICALOA (07°42’N – 81°42’E)
Portoghese: Forte Nossa Senhora da Penha de França (1628)
Olandese: Fort ?
Baluardi di:
Portoghese: Santa Cruz; ……?……; ……..?………;……?…..
Olandese: Amsterdam; Haarlem; Colombo; Galle.

Portoghese: Luglio 1628 – 18 Maggio 1638
Olandese: 18 Maggio 1638 – 1640 ?
Re di Kandy: 1640 ? – 1668
Olandese: 1668 – 18 Settembre 1795
Inglese: 18 Settembre 1795 –

La costa orientale dell’isola di Ceylon è un continuo susseguirsi di lagune, su un isola vicino allo sbocco della laguna nel mare è situata la città di Batticaloa. A partire dagli anni attorno al 1565, i Portoghesi, iniziarono a riscuotere tributi sia dalla città di Trincomalee che da Batticaloa, essi riscutevano anche le tasse sulla merce esportata dal regno di Kandy attraverso i porti delle due città.

Nel Giugno 1602, l’ammiraglio olandese Joris Van Spilbergen sbarcò nelle vicinanze di Batticaloa e da qui procedette verso Kandy, nel tentativo di stipulare un alleanza con il Re di Kandy contro i Portoghesi. Spilbergen riuscì ad ottenere protezione e privilegi commerciali per i mercanti Olandesi, e nel Settembre dello stesso anno ripartì.

Tre mesi dopo la partenza di Spilbergen, un altra spedizione Olandese raggiunse Batticaloa, alla sua guida c’era il vice ammiraglio Sebald de Weert, egli venne inizialmente accolto con grande entusiasmo dal Re di Kandy Vimala Dharma Suriya I, poi però nella sua seconda visita al re, a causa del suo comportamento le cose precipitarono, e de Weert venne ucciso.

Comunque, Batticaloa divenne durante quegli anni il luogo preferito di sbarco delle flottiglie Olandesi in cerca di contatti con il regno di Kandy. I Portoghesi vennero ben presto a conoscenza di tutti questi contatti tra i Kandyani e gli Olandesi, ma fu solo dopo l’occupazione di Trincomalee che si decisero a costruire un forte anche a Batticaloa, e ciò fu fatto senza dubbio nel tentativo di tagliare definitivamente i contatti tra Kandy e gli Olandesi.

Il forte fu fatto erigere, su ordine di Costantino de Sá e Noronha, a Damião Botado nel Luglio del 1628 e venne chiamato “Forte da Nossa Senhora da Penha da França”, il piccolo forte di Batticaloa, fu costruito su un isola che proteggeva la baia, dove le barche potevano entrare solo con l’alta marea, l’isola era ed è chiamata isola di Puliyantivu. Il forte era di forma quadrata, con quattro baluardi armati da 12 cannoni di ferro, al suo interno vi era una chiesa e un magazzino per le merci e le munizioni. Esso aveva una guarnigione di 40 – 50 soldati, un capitano, un conestabile, un cappellano e 20 casados.

I due forti Portoghesi della costa orientale, Trincomalee e Batticaloa, essendo centri di minor importanza, furono messi sotto la giurisdizione del capitano maggiore di Jaffna. L’occupazione di Batticaloa, portò di nuovo la guerra tra Kandy e il Portogallo, Senerat tentò in tutti i modi di impedire la costruzione del forte, ma i suoi generali vennero ripetutamente sconfitti dai Portoghesi nei mesi di Luglio, Agosto e Settembre 1628.

Alla fine del 1628, un nuovo assedio del forte venne tentato dai Cingalesi, il forte resistette bene, poi a metà del 1629 Da Sa arrivò con una nuova spedizione di 200 Portoghesi e 1.000 Lascarins e riuscì a liberare dall’assedio Batticaloa. Nel Marzo-Aprile 1630, Batticaloa fu di nuovo attaccata, ma il capitano del forte, Manoel Pessoa de Carvalho riuscì a respingere gli attacchi.

Il 3 Aprile 1633, un trattato di pace venne firmato fra i Portoghesi e il re di Kandy, il punto principale del trattato era la definitiva cessione di Batticaloa al Portogallo, Senerat, si impegnava anche a pagare un tributo di due elefanti all’anno, mentre le rendite doganali di Batticaloa erano divise equamente.

Il luogo scelto per la costruzione del forte di Batticaloa, aveva diversi punti deboli, infatti mancava di una fonte di approvvigionamento dell’acqua all’interno delle mura, il canale che separava l’isola dalla terraferma era troppo poco profondo e troppo stretto e non impediva il passaggio di truppe in caso di attacco, infine l’accesso al mare era difficoltoso e si trovava a più di tre miglia dal forte. Pochi anni dopo la sua costruzione, vennero fatte proposte per la ricostruzione del forte in un luogo migliore, ma la cronica mancanza di fondi da parte di Goa, impedì che ciò si tramutasse in realtà.

Mappa di Sri Lanka (Ceylon) (1681). Robert Knox. An Historical Relation of the Island Ceylon.

Mappa di Sri Lanka (Ceylon) (1681). Robert Knox. An Historical Relation of the Island Ceylon.

Il 10 Maggio del 1638, una flotta Olandese comandata dall’ammiraglio Westerwold, arrivò in vista di Batticaloa, decisa a conquistare il forte per la Compagnia delle Indie Orientali (VOC). Durante l’attacco Olandese circa 700 persone si erano rifugiate nel forte, di essi 50 erano Portoghesi e Mestiços, il resto era formato dagli abitanti indigeni che risiedevano nella città vicina al forte, che fu bruciata poco prima dell’attacco degli Olandesi.

Batticaloa cadde nelle mani degli Olandesi il 18 Maggio 1638, dopo una flebile resistenza di quattro ore. Tutti gli ufficiali e soldati Portoghesi furono deportati nella città sotto controllo Portoghese di Negapatam, situata sulla costa del Coromandel, mentre ai Mestiços e agli altri abitanti di Batticaloa fu permesso di restare; i loro discendenti, circa 2.000 persone, ancora oggi parlano un dialetto Creolo Portoghese, e sono cattolici.

Dopo la conquista gli Olandesi, lasciarono una guarnigione di 100 soldati sotto il comando di Willem Jacobsz Coster, che era stato il comandante delle truppe d’assedio Olandesi. Più tardi, il forte di Batticaloa, fu ceduto dagli Olandesi al Re di Kandy che sembra nel 1643 lo demolì, il porto di Batticaloa, anche se di minor importanza rispetto a quello di Kottiyar, serviva commercialmente una vasta zona del regno di Kandy, ed in particolar modo le terre di Uva/Badulla.

Il re Senarat, insediò a metà del XVII secolo, nella zona di Batticaloa, una colonia di 4.000 mussulmani sfuggiti alle grinfie dei Portoghesi, tale insediamento è alla fonte dell’alta percentuale di musulmani presenti anche oggi nel distretto di Batticaloa. Il Re favorì l’insediamento di comunità di mercanti mussulmani per favorire lo sviluppo commerciale della zona, essendo il commercio marittimo del regno di Kandy nelle mani dei mercanti mussulmani.

Batticaloa fu poi rioccupata dagli Olandesi nel 1668 da una spedizione capitanata dal Comandante Roothas, questa spedizione ricostruì nuovamente il forte, i quattro bastioni vennero nominati Haarlem, Colombo, Galle e Amsterdam. Nel 1670, Pieter de Graauw al comando di una compagnia di truppe Olandesi, tramite trattati di protezione e vassallaggio con alcuni capi degli insediamenti costieri, estese il controllo Olandese su buona parte della costa orientale. Più a sud nello stesso periodo vennero costruiti avamposti fortificati a Panama, Yala e Magama. A Chinnecallette Delle (circa 4 -5 miglia a sud del fiume di Batticaloa), gli Olandesi costruirono un trinceramento.

Nel 1670, le forze di Kandy, attaccarono i forti Olandesi di Batticaloa, Kottiyar e Panama. A Panama e a Magama i capi locali che da poco avevano giurato alleanza alla VOC, si schierarono con le truppe di Kandy, il tenue controllo stabilito nella zona pochi mesi prima venne così perduto. Tutta la costa Orientale, durante il dominio Olandese, era sotto la giurisdizione del comandante di Jaffna. Nel 1671, Batticaloa divenne la capitale di un nuovo “Commandery” comprendente l’intera costa orientale. Tale provincia venne abolita pochi anni dopo e l’intera costa orientale ritornò di nuovo sotto l’amministrazione di Jaffna. Nel 1672-1673, i Kandyani assediarono i forti Olandesi di Chinnecalatte e Batticaloa-Pulianthivu.

La presenza Olandese a Batticaloa fu confinata per quasi tutto il periodo di occupazione Olandese ad un area ristretta poco al di là del forte, la città rimase un centro commerciale di importanza marginale, dove venivano commerciati elefanti, noci di areca, sale e riso. Durante il dominio olandese, la città di Batticaloa fu governata da un Opperhoofd (ufficiale europeo a capo di un piccolo distretto). Il porto di Batticaloa, fu utilizzato durante i primi cento anni di occupazione olandese come piccolo porto per il commecio di sale, noci di areca, riso ed elefanti.

Il territorio attorno a Batticaloa, che fu controllato dal regno di Kandy fino al 1763-1766, era di grande importanza per la sussistenza del regno, infatti, le fertili pianure della provincia di Batticaloa, erano chiamate il granaio di Kandy. La perdita del controllo su queste vaste pianure coltivate, avvenuto definitivamente con il trattato del 1766, portò ad un notevole impoverimento del regno di Kandy. Nel 1763 i territori sotto controllo Olanedese si estesero verso sud fino a Kalmunai. Nel 1766, con la definizione del trattato con il Re di Kandy, il controllo Olandese si estese ancora di più, fino a comprendere l’intera pianura costiera, anche l’importanza economica della città aumentò, sotto il governo di Jacob Burnard (Opperhoofd di Batticaloa dal 17 al 1794) vennero intrapresi notevoli lavori di bonifica e irrigazione e vennero costruiti canali e strade rialzate, canali collegavano Batticaloa con Vanderloos Bay verso nord e con Samanthurai verso sud.

La città di Batticaloa fu sede di tribunale, che gli olandesi chiamavano Landraad, esso era composto sia da rappresentanti della VOC che da capi indigeni. Con l’allargamento dei territori sotto controllo olandese attorno a Batticaloa, fu istituita nel 1767 una assemblea della provincia o Landsvergadering, ad essa partecipavano come membri dell’assemblea i capi delle famiglie di Mukkuvan che erano anche i principali proprietari terrieri della regione; a capo dell’assemblea era posto il Residente Capo o Opperhoofd, egli era il solo europeo facente parta dell’assemblea. L’assemblea aveva potere sia in ambito giudiziaro che amministrativo ed era preposta alla raccolta delle tasse. L’ultimo Opperhoofd di Batticaloa, Johannes Phillipus Wambeek, preferì arrendersi, senza combattere, alle truppe britanniche guidate dal maggiore Fraser; ciò avvenne il 18 Settembre 1795.

LA POPOLAZIONE DEI BURGHER A BATTICALOA

La popolazione dei Burgher (“discendenti” dei portoghesi e degli olandesi) a Batticaloa era nel 1921, di 389 persone residenti nella città stessa ed un totale di 526 persone considerando l’intero distretto. Questi i dati, della popolazione nel distretto di Batticaloa, nel censimento del 1981:

Batticaloa: Gruppi etnici
Sri Lanka Tamil: 233.713
Singalesi: 11.255
Sri Lanka Musulmani: 78.829
Indiani Tamil: 4.074
Burgher: 2.292
Malesi: 46
Altri: 124
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Totale: 330.333

Batticaloa: Religioni
Buddisti 9.127
Induisti 218.812
Musulmani 78.810
Cattolici Romani 19.704
Altri Cristiani 3.795
Altri 85
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Totale 330.333

Marco Ramerini

I am passionate about history, especially the history of geographical explorations and colonialism.